Il bivacco dedicato a Jack e' certamente una delle migliori espressioni della nostra attivita', e' il segno visibile di un’amicizia che rimane anche dopo la morte. L’idea del Bivacco non era pero' partita dall’interno del nostro Sodalizio, ma da un gruppo di amici di Jack; questi resero partecipi del progetto alcune sezioni del C.A.I. con le quali l’alpinista ebbe rapporti (Asso, Caslino, Erba, Merone e Canzo). La proposta venne accettata con entusiasmo da tutti ma, per motivi di ordine burocratico, si decise che la sola sottosezione di Canzo ne fosse la proprietaria. Rimaneva comunque la collaborazione delle altre sezioni e dei vari promotori, impegnati nella raccolta fondi per la cassa-bivacco. La scelta del luogo di posa cadde nella Valle di Genova, nel Gruppo della Presanella, precisamente a quota 2450 del Crestone Sud del Monte Cercen. Individuato il luogo, si richiesero le autorizzazioni per la posa del bivacco agli Enti interessati della Provincia di Trento. L’ordine di costruzione del bivacco (Uno convenzionale a posti con anticamera per gli zaini) venne passato alla ditta Barcellan di Padova. Agli inizi del ‘74 arrivarono le autorizzazioni richieste e tutto sembrava procedere nel migliore dei modi quanto, inaspettata, giunse una notizia che raffreddo’ gli entusiasmi . I cacciatori di Strembo, nel cui territorio avrebbe dovuto essere posto il bivacco, chiesero al Comune la revoca della licenza di costruzione, con la scusa di un eventuale disturbo dell’habitat naturale dei camosci, che solo loro erano autorizzati a cacciare. Dopo un periodo di attesa della conferma o di una eventuale smentita, si decise, il giorno 10 gennaio 1975, di richiedere, tramite una lettera spedita al Comune di Strembo, l’autorizzazione definitiva. Poiche' questa non arrivava, le sezioni C.A.I. e i promotori dell’iniziativa pensarono bene di individuare un altro luogo ove posare il bivacco; l’alta valle di Bon, in quel di Ossana, a quota 2480 in un magnifico anfiteatro roccioso , con al centro il Lago Venezia, formato dalla Cima Palu', la forcella Venezia e la Cima di Bon (Ossana e' in provincia di Trento subito al di la' del passo Tonale). La nuova scelta si rivelo' idonea: Il 6 giugno 1976 venne ufficialmente inaugurato il bivacco dedicato alla memoria di Jack Canali, alla presenza di circa 400 persone rappresentanti 35 societa' alpinistiche. La realizzazione dell’opera e' stata possibile grazie all’aiuto di alcune sezioni C.A.I., finanziatori vari, amici dell’alpinista scomparso e volontari che , senza chiedere niente e magari rimettendoci di tasca propria, collaborarono alla sistemazione materiale del Bivacco. Questo e' percio' il segno tangibile dell’amicizia verso un uomo che aveva fatto della montagna una compagna per la vita.